giovedì 17 settembre 2015

Addizione: il significato logico (prima parte) - classe seconda

Mettiamoci nella prospettiva secondo cui le operazioni aritmetiche non sono fini a se stesse, ma si effettuano per risolvere situazioni problematiche. Il nostro iter partirà dunque da questo e le situazioni che qui espongo sono solo un esempio di ciò che si potrà fare: importante è avviare il discorso prendendo spunto da situazioni concrete o da situazioni che possano coinvolgere emotivamente gli alunni. In questo post esemplificherò una situazione raccontata da un'alunna in classe. Nel prossimo post prenderemo lo spunto invece da una storiella che ha molto divertito gli alunni. Queste situazioni dovranno essere prima verbalizzate, poi tradotte graficamente usando o meno la grafica degli insiemi ed infine rappresentate simbolicamente.
Un esempio
Facciamo notare come nel linguaggio degli insiemi per significare l'operazione logica dell'unione si usi il segno U, mentre nel linguaggio dei numeri l'operazione si chiama addizione, utilizza il segno + (più) e può essere considerata come un'uguaglianza esprimibile in modi diversi.

Dal 2 agosto 2010